RICORRENZA
Incontro di studio dell'Associazione Valerio Gentile 'Il contributo dei fasanesi al conflitto'
Ieri, martedì 30 ottobre, si è deposta una corona d'alloro al monumento ai caduti a cui è seguito un incontro di studi sul primo conflitto mondiale
Fasano - Il Centro Studi "Valerio Gentile" ha organizzato per ieri, martedì 30 ottobre, un pomeriggio culturale con tema dell'incontro, il primo conflitto mondiale.
Il primo momento si è svolto al Parco della Rimembranza, dove la piccola delegazione ha deposto la corona di alloro alla base del monumento ai caduti. Subito dopo è stato suonato il Silenzio di Nini Rosso da un giovane trombettista e in seguito, la prof.ssa Antonietta Latorre ha tenuto un piccolo discorso, tenendo a precisare come il Parco è un luogo della memoria, in cui poter ricordare i caduti fasanesi nel primo conflitto mondiale.
La nota poco positiva sono le condizioni trascurate in cui versa il monumento, in cui sono visibili resti alimentari e di deiezioni animali, un biglietto da visita poco positivo. Inoltre, la piazza è stata luogo di ricreazioni di giovani locali, poco curanti e interessati della forte valenza storica del monumento.
La giornata di studi si è trasferita presso la sede del Centro Studi, dove la prof.ssa Latorre ha tenuto un momento di cultura e riflessione. Infatti, ha riscostruito gli elenchi dei fasanesi coinvolti nella Grande Guerra (1915- 1918), seguendo tre grandi "archivi" ovvero, i nomi incisi sul monumento dei caduti in parco della Rimembranza; i nomi riportati da Giuseppe Sampietro, in particolare nella riedizione di Giovanni Custodero e, infine, dall'Albo d'oro dei caduti della Grande Guerra, 1915- 19 18, edito dal Ministro della Guerra in ventotto volumi.
Dall'indagine effettuata si evince una non conformità tra i tre archivi, alcuni nomi impressi sulle lastre non compaio sul Sampietro o nell'albo d'oro e viceversa. Questo non vuol dire che ci sono errori nelle pubblicazioni, ma piuttosto, una discrepanza dei dati riportati. Infatti, l'Albo d'Oro riporta i nomi di ogni singolo caduto in guerra, purchè essa sia avvenuta con "onore", sono esclusi i ribelli, i condannati a morte, i disertori. Ma le informazioni in possesso con consentono di affermare tesi a riguardo dei nomi "assenti" sull'Albo d'Oro.
Si è ricostruita anche l'origine del parco della Rimembranza, un luogo costruito nel 1922, a seguito della legge dell'allora ministro Lupi, che dopo una visita in Canada decise di creare anche in Italia dei luoghi "della memoria", spazi pubblici destinati al ricordo dei caduti durante la Grande Guerra. In particolare, quella costruita a Fasano ha visto il coinvolgimento degli alunni delle elementari dell'epoca; i quali hanno piantato un albero per ogni caduto fasanese (gli elenchi riportano 236 caduti di origine fasanesi) e ne dovevano avere cura. Gli alberi furono donati dalla Forestale e la costituzione del parco vuole essere un passaggi odi testimone alle giovani generazioni, infatti i bambini dell'epoca erano la "guardia d'onore", si occupavano della manutenzione, un forte momento educativo con una grande valenza storica, sicuramente dettati dall'epoca tra le due guerre.
di Marica Mastrangelo
30/10/2018 alle 22:44:47
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